Iron Flame

Iron Flame – Rebecca Yarros

Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite.

Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama.

Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno.

Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.

Recensione di “Iron Flame”:

Con il nostro gruppo di lettura abbiamo subito affrontato la lettura del secondo capito, e come potevamo fare altrimenti?! La fine del primo ci aveva lasciato davvero a bocca aperta e continuare era oltremodo necessario.

Continuo ad amare la penna di questa autrice, il suo modo di scrivere in maniera semplice e scorrevole, il fatto che ogni elemento descritto, ogni personaggio presentato abbia un suo perché all’interno della storia. Nulla è stato lasciato al caso, anzi, al contrario ogni cosa è stata studiata nel dettaglio e quadra perfettamente con il resto della storia.

Violet ha una crescita smisurata anche in questo capitolo e, come nel precedente, viene descritta come un’eroina imperfetta, come piace a me. Xaden, invece, ancora non lo sa ma sarà presto mio marito (forse dovrei avvisare anche il mio attuale marito).

L’unica pecca che ho trovato è che a volte i discorsi tra la coppia erano un po’ troppo infantili per i miei gusti, per l’età che dovrebbero avere e per la crescita che è stata fatta fare loro.

Ciò nonostante chiederei all’autrice di muoversi perché dobbiamo assolutamente continuare. Grazie 😛

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Fourth Wing

Fourth Wing – Rebecca Yarros

L’accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca.

Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono.

E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante.

E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…

Recensione de “Fourth Wing”:

Bello da far venire i brividi. Era da tanto che non leggevo qualcosa di tanto studiato e accurato e ne sono piacevolmente sorpresa.

Il racconto è stato scritto in maniera dettagliata e nessun elemento è lì per caso. Ci sono parecchi personaggi, trattandosi di una scuola, ma la caratterizzazione è davvero ben strutturata e non si fa fatica a capire chi stia parlando. In modo particolare devo ammettere che in questo libro non ho fatto nemmeno troppa fatica a ricordare i nomi (Xaden).

La storia inizia subito con l’azione vera e la brutalità del mondo che viene poi raccontato. Elemento molto apprezzato poiché normalmente si tende ad iniziare in maniera blanda per lasciare l’azione per le parti centrali/finali del romanzo.

Ogni capitolo ha un cliffhanger ben studiato che rende difficile chiudere il libro e anche le azioni quotidiane umane, tipo mangiare, lavorare ed uscire, diventano secondarie rispetto alla lettura di questo romanzo.

Ci sono molti rimandi ad altri fantasy famosi ma devo dire che la scrittura stupenda ed incalzante dell’autrice ha fatto sì che questo non mi pesasse affatto e presto ho iniziato a dimenticare tutti gli altri romanzi da cui avrà preso spunto o idee.

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Il diavolo veste nero

Il diavolo veste nero – L. J. Shen

Il suo cuore sarà davvero nero quanto i suoi completi ď alta moda?
Madison Goldbloom ha cucito un piano che calza a pennello per la sua vita. Un appartamento a New York, un fidanzato dolce e gentile, il lavoro più bello del mondo: disegnare abiti da sposa.

O almeno, è il migliore per lei che è una giovane creativa ed eccentrica, amante dei fiori e dei colori. Sempre disponibile ad aiutare il prossimo, ha fatto della gentilezza la sua arma per affrontare il mondo, tanto da guadagnarsi il soprannome di Maddie la Martire. È proprio sul suo buon cuore che fa leva Chase Black quando si presenta davanti al portone di casa sua per chiederle un favore, uno bello grosso.
Chi è Chase Black?

È il diavolo in persona – scandalosamente ricco e perennemente avvolto in abiti neri e firmati – che ha lasciato Maddie dopo una relazione di sei mesi basata su sesso meraviglioso e poco altro. Infatti Maddie
è una tenera sognatrice in cerca dell’anima gemella tanto quanto Chase è un cinico solitario che non crede nei rapporti umani, a parte quelli che coinvolgono il suo stretto nucleo famigliare, figuriamoci nell’amore.
Chase, diabolico com’è, omettendo l’insignificante particolare che lui e Maddie non stanno neanche più insieme, ha annunciato a suo padre malato il fidanzamento con l’adorabile stilista. Ora è qui a pregarla di unirsi a un’innocua farsa: un weekend negli Hamptons nella mega villa dei Black con tanto di cena di famiglia, servizio fotografico di fidanzamento e poi… il disastro.

Che sia per Maddie l’occasione giusta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo il modo in cui lui l’ha mollata?

Tornare a frequentare Chase è una scelta insidiosa. Lui è estremamente arrogante, assolutamente insopportabile, tentatore al punto di farti dimenticare che dovresti odiarlo e affascinate al punto da scatenarti dentro le fiamme dell’inferno. Ma si sa, quando c’è di mezzo il diavolo, tutti i buoni propositi vacillano…
Stringere patti col diavolo nasconde mille scottanti insidie!

Recensione de “Il diavolo veste nero”:

Non riesco ad arrivare al 4 con questo libro, anche se per il 95% della lettura sarebbe stato proprio il voto più azzeccato e ora vi spiegherò il perché.

Il libro risulta molto bello: la storia, seppure per nulla originale è scorrevole e ben studiata nei minimi dettagli. I personaggi sono davvero ben presentati anche se fin dal principio la protagonista proprio non riuscivo a farmela piacere. Va bene essere buoni e cari ma a tutto c’è un limite altrimenti si risulta ingenui e non più buoni. Sono però contenta che abbia avuto un’epifania nella parte finale del racconto. Una bella crescita personale per lei. Il personaggio che invece ho adorato e, com’è ovvio che sia, il nostro diavolo in persona e quel suo lato da bello e impossibile che invece racchiude molto di più.

La scrittura di questa autrice mi ha fatta davvero impazzire. Chi mi conosce sa che questo non è proprio il mio genere, seppure più andavo avanti nella storia e più non riuscivo a smettere di leggere. Dovevo sempre andare avanti di un capitolo e saperne di più.

Ma, è c’è un ma, il finale ha rovinato completamente tutto. Mi aspettavo qualcosa di più realistico per i personaggi presentati e invece Chase è andato completamente fuori personaggio passando da super s*****o a super sdolcinato. Credo che sia un’evoluzione per nulla realistica ma esibita solo per puro compiacimento delle lettrici (per non parlare dei mega cliché finali).

Purtroppo per me il finale è davvero super importante. È l’ultimo boccone del dolce, l’ultimo sorso di caffè prima di iniziare la giornata, in pratica la cosa che ti rimane impressa nella mente per il resto del tempo e qui ha decisamente toppato per i miei gusti.

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La corte di fiamme e argento

La corte di fiamme e argento – Sarah J. Maas

Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all’interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l’orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua.

A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce.

Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l’ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato.

Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall’incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l’uno nell’altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.

Recensione di “La corte di fiamme e argento”:

Può contenere spoiler!

Con questo capitolo si conclude la saga delle corti della Maas, ma ne siamo sicuri? No sembra che un nuovo capitolo arriverà a seguito del terzo di Crescent City. Ma allora perché create il volume in copertina rigida che poi uno lo compra credendo sia completo?
Vabbè!

In questo libro troviamo la storia di Nesta, sorella maggiore di Feyre, e piangina nel tempo libero. Sì, perché dovete sapere che se le cose nel mondo vanno male la colpa è sua e l’unico rimedio è quello di trattare male gli altri per allontanarli. Ma ciò non funziona per Cassian, eterno avvocato delle cause perse, che è pronto a prendersi insulti di ogni genere pur di salvarla.

Come potete immaginare Nesta nn mi è piaciuta particolarmente e nemmeno il comportamento di Cassian che mai una volta l’ha mandata a quel paese. Però devo ammettere che lo stile della Maas è cambiato molto rispetto alla prima saga che ho letto (la saga del trono: scritta malissimo è troppo lunga).

Sono state 700 e passa pagine che mi sono veramente volate. Una scrittura piacevole da leggere e la narrazione è stata molto scorrevole. Nella storia forse qualche pecca di credibilità c’è stata ma tutto sommato nulla di così eclatante. Forse ad una delle scene finali avrei dato maggiore risalto e non avrei aspettato l’ultimo 20% del libro per far accadere tutto. La cosa che invece mi ha fatto storcere il naso e che secondo me è risultato pesante nella storia è il cambio completo del carattere di Nesta finale.

Ha fatto tanto fuoco per tutto il libro e alla fine di lei e di quella che ci è stata presentata non è rimasto nulla. Almeno nulla di consistente. Forse anche questo ha contribuito a non farmela piacere nemmeno alla fine.
Vedremo nel prossimo cosa succederà!

Buone letture.

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La corte di ali e rovina

La corte di ali e rovina – Sarah J. Maas

Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall’uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera.

Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo.

La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

Recensione di “La corte di ali e rovina”:

Sì, me lo avevano detto e mi avevano già avvisata che questo capitolo sarebbe stato un po’ meno bello del secondo. E ovviamente, sì, avevano ragione.

La parte iniziale è molto bella: ci troviamo nella corte di Tamlin, quella di Primavera, dopo che Feyre ha deciso di tornare con lui lì per salvare i suoi amici, la sua famiglia e soprattutto suo marito. Ma Tamlin è molto cambiato da come ce lo ricordavamo è pur di trovare un modo di avere la sua Feyre accanto si è alleato con il re di Hybern.

La parte centrale invece è molto descrittiva: vengono spiegate le dinamiche politiche, i luoghi e succedono tutte delle piccole cose che porteranno alla parte finale. In questa parte centrale si è vista proprio la mano della Maas che tende ad allungare un po’ con piccoli avvenimenti e descrizioni lunghe i capitoli centrali delle storie.

Sono contenta però che questa nuova saga abbia dei libri all’interno più o meno auto conclusivi. Ero stufa di dover aspettare la fine di una lunghissima serie (la prima che ho letto è stata quella del trono di ghiaccio) per poter arrivare ad una conclusione.
Devo ammettere, come già fatto nelle recensioni precedenti, che questa saga è organizzata meglio sotto più aspetti. È più curata la caratterizzazione, la storia è i suoi dettagli e la grammatica (😂).

Altri due dettagli che ci fanno capire che la mano della Maas può essere più accurata ma sarà sempre la sua sono questi: ogni personaggio alla fine della storia avrà un compagno/a (quindi mi aspetto che nel prossimo vengano accoppiati gli ultimi due) e le frasi che finiscono insensatamente con i tre puntini (che odioooooo!).

A parte questo non vedo l’ora di finire la saga.

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La corte di nebbia e furia

La corte di nebbia e furia – Sarah J. Maas

“Una piccola parte di me bisbigliava che potevo sopravvivere ad Amarantha; potevo sopravvivere alla transizione in quel nuovo corpo estraneo… Ma non ero sicura di poter sopravvivere a quella cavità vuota e fredda nel mio petto. Persino durante i periodi più bui, quella parte di me era stata piena di colore, di luce. Forse diventare una Fae l’aveva distrutta. Forse Amarantha l’aveva distrutta. O forse l’avevo distrutta io, quando avevo ficcato i pugnali nei cuori di due innocenti e il loro sangue mi aveva scaldato le mani.”

Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l’eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla.

Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l’arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto – secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte – è per lei quasi un sollievo.

Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian.

E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.

Recensione di “La corte di nebbia e furia”:

Io non so cosa sia successo a questa autrice, ma finalmente posso dire che la seconda possibilità che le ho dato ha fatto nascere dei bei frutti.
Sarà difficile non fare spoiler. Posso sicuramente dirvi che questa coppia credo che sia una delle più azzeccate: sincerità, lealtà, fiducia e condivisione di ogni parte della vita bella e brutta. Libertà e coesione. Questi dovrebbero essere i precetti alla base di ogni rapporto di coppia e qui, tra Rhys e Feyre, li vediamo tutti, dall’inizio fino alla fine.

Non ho ben capito lo stravolgimento di alcuni personaggi come Tamlin e Lucien o come Elain e Nesta, secondo me è stata una mossa un po’ forzata che poteva essere trattata meglio. Come sono apparse un po’ forzate a volte alcune parole in bocca a dei personaggi o delle azioni in momenti non opportuni. Sì, diciamo che delle sbavature ci sono. Ma nessuna di questa ha influito in maniera così persistente sulla valutazione finale.

Il cinque però non è stato raggiunto perché ho trovato eccessivamente lungo il libro. A volte riempito da descrizioni inutile e a volte troppo ridondanti. Mi sarebbe venuta voglia di saltare alcune parti e andare finalmente al dunque. Comunque non vedo l’ora di iniziare il terzo. Grazie C.

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La corte di rose e spine

La corte di rose e spine – Sarah J. Maas

Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell’istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l’arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.”

Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende.

Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.

Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…

Recensione di “La corte di rose e spine”:

Non era del tutto pronta a leggere qualcos’altro della Maas, ma devo assolutamente ricredermi. La differenza tra i capitoli della saga del trono di ghiaccio e questo primo capitolo della saga è davvero abissale.

Se sia migliorata l’attitudine dell’autrice alla scrittura o se la casa editrice abbia deciso di investire più tempo per l’editing di questo romanzo non lo so, ma trovo questo nuovo romanzo più accurato nei dettagli della trama è sicuramente nella sua stesura.

Feyre è una personalità forte e con molto carattere, abituata a dare tanto e a ricevere poco. Le storie raccontate fin dalla tenera età sui Fae maggiori e su questa specie in generale la rendono guardinga e schiva. Ma quando si trova ad aver a che fare con uno di loro per un tempo prolungato capisce di aver commesso un enorme sbaglio a fidarsi dei pregiudizi.

La storia è davvero coinvolgente e qui finalmente troviamo un cattivo, degno di essere chiamo tale: spietato e crudele fino al midollo, che non si fa scrupoli a dilaniare e torturare per il puro piacere della sofferenza.

Mi sono piaciuti tutti i personaggi, che credo siano stati caratterizzati molto bene e trovo accurata la loro crescita nel corso del libro.

Non vedo l’ora di cominciare il prossimo capitolo.

Libri Consigliati: Nevernight. Mai dimenticare. Hunger Games.

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Stella della notte

Stella della notte – Ilaria Varese

Quando atterra a New York sotto il falso nome di Joy Forrest, Gwen è convinta che la sua vita sia ufficialmente finita. Ospitata in gran segreto da un vecchio amico di suo zio per sfuggire all’FBI, quell’appartamento di Manhattan diventa la sua prigione personale, una torre dalla quale non le è concesso di scendere mai.

Finché la situazione precaria scatenata dall’incidente di Pasadena non precipita.

Le prove sull’esistenza dei licantropi sono schiaccianti ed è ormai chiaro a tutti che non si tratta più di se ci sarà una rivelazione della dimensione sovrannaturale, ma di quando. Cosa succederà nel momento in cui gli esseri umani prenderanno coscienza di vivere a stretto contatto con delle creature potenzialmente pericolose? Che le piaccia o no, Gwen è chiamata a fare la sua parte per scongiurare il peggio, perché chi meglio di lei, che appartiene a entrambi i mondi, potrebbe conciliare specie così diverse? In questo quarto volume della Winter Fe’ Saga, con la metropoli più celebre d’America a fare da sfondo, nuovi personaggi si posizionano sulla scacchiera per affrontare la battaglia mediatica più sconvolgente della storia, un gioco di mosse e contromosse che determinerà le sorti dell’intera comunità sovrannaturale e il destino delle persone che amano.

A Gwen la scelta: arrendersi e fuggire via, oppure iniziare a credere in se stessa e diventare il simbolo di una lotta rivoluzionaria.

Recensione di “Stella della notte”:

Si questo capitolo mi ha deluso parecchio a livello di trama. Partiamo dal presupposto che forse ho aperto gli occhi e ho visto Gwen per il personaggio che davvero è che forse è sempre stata: una bambina viziata egoista ed egocentrica. Non in grado di vedere al di là del suo naso. Ma davvero all’inizio la credevo diversa?

Forse accecata dalla scrittura troppo incalzante e travolgente di Ilaria, avevo creduto che potesse qualcosa di migliore. Ma ora mi rendo conto che è un personaggio detestabile. Non riuscivo proprio più a reggere lei, i suoi pensieri e i suoi comportamenti. Come se non riuscisse davvero a capire che urlo che stava dicendo o facendo. Stupidità o infantilità?

In più nella trama vengono inserite scene ed episodi senza senso, che non hanno nessuna attinenza con i personaggi descritti fino alla riga precedente, che non hanno nulla a che vedere con la trama e che risultano anche poco credibili a livello di verità oggettiva.

Cattivi descritti come il demonio che poi in realtà vengono mostrati nella loro mitezza assoluta. Uomini che dichiarano amore e che poi questo amore, probabilmente, non sanno affrontarlo né dimostrarlo. E donne che si credono mature e regine del mondo, ma continuano a fare finta di voler nascondersi dietro ad un mignolo. Praticamente l’apoteosi dell’assurdo e dell’incoerenza.

Vorrai salvare solo due personaggi che però ho adorato: Andrew e Stephen. Incoerenti sì, come tutti, ma carini.

Libri consigliati: Caraval. Evil.

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Black Friars. Le soglie del buio #3.5

Black Friars. Le soglie del buio #3.5 – Virginia de Winter

Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.

Recensione di “Black Friars. Le soglie del buio”:

È stato bello rileggere di questo mondo incantato e sentir parlare di nuovo i personaggi. Ho fin da subito adorato la coppia Sophia e Gabriel e ho sempre patteggiato per loro. Sophia durante tutta la saga ha avuto una crescita molto evidente e anche in questa novella si vede il suo interesse a diventare una sovrana che si rispetti. I piccoli dettagli che potrebbero passare inosservati, come il rifiutare di provare a predire il futuro, fanno capire che anche se non ancora matura al 100% la sua intenzione è quella di comportarsi come una vera regina.

Ma poi arriva Gabriel, bello come la notte, che le fa perdere ogni cognizione di ciò che è giusto e ciò che non lo è.

L’unica pecca di questa novella è che mi aspettavo un vero e proprio racconto: uno con un inizio ed una fine, anche se molto breve. Sarebbe stato bello leggere del loro matrimonio per esempio o di come, arrivata al suo regno per la prima volta, avesse incontrato il popolo è il suo comportamento con Gabriel al fianco.

Il mio personaggio preferito rimarrà sempre Bryce comunque. Il suo modo di affrontare in modo sempre negativo e cinico le cose lo contraddistingue da ognuno dei suoi fratelli. Quasi sembra far parte di un’altra famiglia a volte.

A sto punto voglio ancora un’altra novella da leggere e perché no, magari proprio con l’idea del loro matrimonio.

Libri consigliati: Illuminae. La chimera di Praga.

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Il dominio del fuoco

Il dominio del fuoco – Sabaa Tahir

C’è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l’Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte.

Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell’Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell’Impero…

Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell’Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l’Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi.

Vuole davvero diventare l’ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.

Recensione de “Il dominio del fuoco”:

Avevo proprio bisogno di una saga di questa tempra. Bella e accattivante, chiara e che arriva subito al cuore. La scrittura è decisa ma semplice e non ti lascia molto scampo. Il libro lo devi finire nel più breve tempo possibile.

Ho adorato molto i personaggi, molto ben caratterizzati e soprattutto i cattivi qui sono davvero spietati e senza scrupoli. Dei veri e propri cattivi con la C maiuscola, vedi Kerys per esempio, ma ho amato ancora di più Marcus. Laia ed Elias insieme sono davvero perfetti e ho amato i momenti in cui si incontravano e si studiavano. Helene, bellissimo personaggio, anche se ancora non sono riuscita ad inquadrarla: buona che deve fare la cattiva o pecora che non riesce a ribellarsi?

Anche la parte del world building è stata molto apprezzata. Non è mai troppo pesante ma nel complesso è tutto ben spiegato. La città e le sue divisioni, come anche la fortezza e le regole da seguire.

L’inizio e la fine poi sono due vere bombe. Struttura ben studiata e ben amalgamata con la storia, il tutto risulta molto credibile e fluido.

Non vedo l’ora di continuare con il secondo capitolo di questa saga.

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